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Il Metodo

Destinatari

Alla base dell’impianto progettuale sta il concetto di ‘Inclusività’. I destinatari sono quindi tutti i ragazzi portatori di disabilità psico-motorie di vario genere ed entità, nessuno escluso. Al momento l’utenza è formata prevalentemente da persone che presentano ritardi cognitivi, alcuni appartenenti allo spettro dell’autismo, altri affetti da sindrome di down. Il corso è però aperto in linea di principio a qualunque tipo di disabilità psico-motoria. Sono accolti inoltre anche bes e dsa, avendo cura di offrire percorsi didattici specifici a seconda dei ragazzi con cui ci si trovi di volta in volta a lavorare.

Il Metodo

Gli operatori coinvolti nel progetto sono tutti professionisti e musicisti specializzati, formati con un master specifico in musicoterapia orchestrale riconosciuto dal MIUR. Grazie allo specifico metodo di musicoterapia orchestrale utilizzato, non sono necessarie competenze musicali pregresse e i ragazzi hanno la possibilità di fare esperienza diretta degli strumenti d’orchestra messi a disposizione (arpa, violino, violoncello, timpani, marimba, etc etc). La matrice sta nel metodo di Musicoterapia Orchestrale promosso dalla Fondazione Sequeri Esagramma di Milano, attiva nel settore già dagli anni ’80 e con a suo attivo diverse pubblicazioni importanti. 

Il metodo si fonda su alcuni principi che lo rendono efficace anche in caso di disabilità gravi. Se ne riassumono qui alcuni:

  1. Ognuno può dialogare con gli altri e “sostare” in forme complesse. Il repertorio sinfonico classico è “ricostruito” dagli operatori perché sia accessibile a tutti e perché tutti possano usufruire delle sue caratteristiche: sostare in un silenzio, ascoltare gli altri, esporsi con interventi musicali complessi. Tutte abilità che saranno reinvestite anche nel quotidiano. 
  2. Il generale sta prima del particolare: non conta il singolo gesto tecnico ma l’intenzione emotiva dietro a ogni intervento. Gli affiancamenti sono mirati a far costruire i gesti musicali a partire da intenzioni consapevoli. 
  3. Un errore è tale solo se il contesto non è adatto: non esistono interventi errati, ma contesti più o meno adatti che grazie al lavoro settimanale i ragazzi imparano a riconoscere modulando i toni dei propri interventi. 
  4. Ognuno può dare un contributo all’insieme: ciascun ragazzo affiancato da musicisti esperti è messo in condizioni di far parte del gruppo orchestrale grazie ad un repertorio appositamente costruito per il gruppo con cui si lavora e a delle parti ritagliate su misura. 

Il metodo presuppone un lavoro di equipe serio e costante che può essere riassunto nei seguenti passaggi:

  • Presa in carico dei ragazzi: la costituzione dei gruppi è un passaggio fondamentale per rendere efficace il lavoro. I nuovi iscritti sono dunque accompagnati in un piccolo percorso musicale a scopo conoscitivo mentre le famiglie sono ascoltate secondo alcuni protocolli definiti volti ad assumere informazioni generali. 
  • Composizione dei gruppi e affiancamento
  • Preparazione setting e diario che ad ogni lezione descrive andamento del lavoro per ogni ragazzo
  • Colloqui di metà e fine anno con le famiglie 
  • Scheda di fine anno